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Friday 20 July 2007
Se lei fosse qui ad abbracciarmi, potrei ignorare tutto il resto. Riuscirei a non pensare al caldo infame che copre Rimini e quasi mi toglie il respiro, alla roba che non ho voglia di studiare, agli esami che non riesco a passare. Al fatto che lei domenica parte e resta due settimane – due lunghissime, infinite settimane – a Dublino, città che credevo di adorare ma che ora odio con tutte le mie forze. Come qualsiasi altra cosa la tenga lontana da me.
Tuesday 17 July 2007
Adoro la mia borsa. Ce l’ho da un numero imprecisato di anni, e da quando mi è stata regalata, difficilmente sono uscito di casa senza. Forse per la comunione di mio fratello, ma non ci giurerei. Dentro ci sono sempre il portafoglio, le chiavi di casa e l’iPio, che altrimenti lascerei in giro nei posti più impensabili. Poi il portatile quando mi sposto, e altra roba in base alle necessità del momento. A qualcuno la mia borsa non piace. Ma a parte il fattore estetico, dove la potrei tenere la roba, altrimenti?
Saturday 14 July 2007
Sembra ci debba sempre essere qualcosa che non va come dovrebbe. E in questo caso si trattava di me. Odio profondo per tutto il mondo e tutto ciò che ci sta sopra, esclusa lei, incluso me stesso.
Wednesday 11 July 2007
Posso affrontare pressapoco qualsiasi cosa, forse addirittura uscirne a testa alta e con il sorriso sulle labbra. Ma ciò che non conosci fa sempre una paura fottuta.
Monday 09 July 2007
Un cliente arriva alla cassa e chiede quattro gettoni. Quattro gettoni costano in totale due euro e quaranta; il cliente appoggia due euro e cinquanta, prende i gettoni e si allontana. Il cassiere lo richiama, ché non ha preso il suo resto. Il cliente fa un gesto noncurante con la mano, come per dire: tienli tu. Il cassiere si morde la lingua per non parlare. La frase che aveva in testa era pressapoco questa: «Grazie mille, signore: altre otto persone generose come lei, e mi posso prendere un caffè.»