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Thursday 30 August 2007

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Cosa ti rende speciale? Il fatto che puoi camminare su tacchi di dieci centimetri come se fossi scalza, o il modo che hai di muovere i fianchi? I tuoi quasi due metri d’altezza, i tuoi addominali scolpiti da ore e ore di palestra, o il fatto che riesci a fare a mente i calcoli in binario? Che ricordi a memoria le prime duecento cifre decimali del pi greco, o che sei una madre amorevole che non ha mai picchiato i suoi figli? Che puoi mangiare quanto vuoi senza ingrassare, che tutte le amiche si rivolgono a te quando hanno bisogno di consigli in materia sentimentale, o che non piangi mai? O forse nessuna di queste, o forse tutte queste messe assieme? Fai un paio di conti. Siamo sei miliardi su questa Terra morente. Quanto potrà mai essere difficile trovare un’altra persona uguale a te, o anche altre dieci persone uguali a te? E poi altrettante persone migliori di te. O di me.

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Siamo variabili aleatorie, la probabilità è una funzione random. Tutto qua.

Non lo so. Il fatto che siamo sei fottuti miliardi manda pressapoco all’aria ogni sogno di unicità, no? Almeno statisticamente parlando. E credo non ci sia niente che ognuno di noi desideri più di sentirsi unico.

Ognuno di noi ha almeno un centinaio di caratteristiche belle o brutte che siano.
Le probabilità di trovare due o più persone uguali secondo me è bassa. Simili, invece, alta.
Di migliori o peggiori, quante ne vuoi.
Se lo scopo è quello di cercare una persona con determinate caratteristiche, con un po' di impegno, si trova.

Cercare di essere unici è un dettaglio. Può capitare che nel tuo piccolo mondo sei unico, poi ti sposti e persone COME te ne trovi a palate. Ma secondo me ti stai perdendo in considerazioni linguistiche più che logistiche. Tutto dipende da cosa intendi per UNICO.

Ero io. Iobloggo mi ha abituata bene con i login. ;)

non possiamo e non potremo mai sapere quante persone effettivamente uguali o simili ci sono al mondo in quanto è impossibile conoscere ogni singola persona al mondo, certo è alquanto improbabile che esista qualcuno esattamente identico ad un altro. entrano in gioco troppe caratteristiche. Però non penso sia impossibile.

Il che rimanda comunque alla solita domanda: quanto dovresti essere diverso da te stesso, per essere qualcun altro?

Quand'è che fai/dici una cosa e ti chiedi "questo non sono io"?
La sottile differenza sta tutta lì.

Quando ti adatti a ciò che gli altri vorrebbero.
Quando smetti di comporre frasi complesse ed illeggibili, tanto per farti capire, almeno per una volta, da qualcuno.
Quando sorridi e non ne hai voglia, quando ti chiedono "Che hai?" e tu rispondi "Niente", per non disturbare.
Ci sono persone che si capiscono senza parlare, in conversazioni a tre lasciano indietro chiunque ascolti, perchè non hanno bisogno di tante spiegazioni, è un legame che supera qualsiasi altra cosa.
E non si crea col tempo, si trova già dal primo minuto passato assieme; quella comprensione che ti sembrava non potesse esistere, di fronte a te.
Due persone assieme sono uniche, una da sola non è nessuno; le proprie qualità non si vedono allo specchio, possono solo essere apprezzate da qualcuno.

Esattamente così.