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Thursday 30 August 2007

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Cosa ti rende speciale? Il fatto che puoi camminare su tacchi di dieci centimetri come se fossi scalza, o il modo che hai di muovere i fianchi? I tuoi quasi due metri d’altezza, i tuoi addominali scolpiti da ore e ore di palestra, o il fatto che riesci a fare a mente i calcoli in binario? Che ricordi a memoria le prime duecento cifre decimali del pi greco, o che sei una madre amorevole che non ha mai picchiato i suoi figli? Che puoi mangiare quanto vuoi senza ingrassare, che tutte le amiche si rivolgono a te quando hanno bisogno di consigli in materia sentimentale, o che non piangi mai? O forse nessuna di queste, o forse tutte queste messe assieme? Fai un paio di conti. Siamo sei miliardi su questa Terra morente. Quanto potrà mai essere difficile trovare un’altra persona uguale a te, o anche altre dieci persone uguali a te? E poi altrettante persone migliori di te. O di me.

Monday 27 August 2007

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I problemi ci sono, sia quelli causati da fattori esterni che quelli dovuti solo a noi due, e sarebbe stupido illudersi che non ce ne saranno pressapoco sempre. L’importante è essere in grado di affrontarli – e io e lei insieme siamo più forti di qualsiasi cosa possa mai volerci danneggiare o mettersi contro di noi. Basta crederci, e io ci credo.

Monday 20 August 2007

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Erano mesi che lo sognavo: addormentarmi sapendo di risvegliarmi tra le sue braccia. Ed è stato perfetto, esattamente come l’avevo immaginato – la tenue luce del mattino ad illuminarle il viso, la sua schiena nuda e tiepida sotto le coperte, il suo sorriso e i suoi baci a ricordarmi che il risveglio non deve per forza essere il momento peggiore della giornata. Quando devo salutarla, quello è il momento che vorrei non arrivasse mai.
Oh when I wake up in the morning baby / and I see you lying next to me…

Friday 17 August 2007

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A pensarci sembra assurdo, di certo non razionale. Come persone che conosci da secoli in fondo non ti abbiano lasciato niente, e come invece una singola persona possa arrivare nella tua vita e in meno di sei mesi capovolgerla. Costringerti a riconsiderare tutto, a buttare tutto per seguirla. E diventare così importante per te, che non riesci più ad immaginare come sarebbe la tua vita senza. Quella stupida grande cosa chiamata amore.

Friday 10 August 2007

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Non dico che la mia vita sia un casino, in questo periodo, ma senza dubbio sono piuttosto impegnato. C’è il lavoro che si prende quasi undici ore della mia giornata, lo studio che certamente meriterebbe più attenzione e dedizione, e le ore di sonno che sono sempre troppo poche per sentirsi veramente bene. Almeno all’ultimo problema si può mettere una pezza ingerendo ingenti quantità di caffè. E poi ovviamente c’è lei. Vorrei poterle dedicare più tempo, tutto il mio tempo, ma non posso farlo. E quando non sono con lei non faccio che pensarla, mentre sogno un mondo nel quale l’amore vince davvero sempre e le persone che sono fatte per stare insieme non possono essere separate da niente e nessuno. Un mondo che non è quello in cui vivo. Farsi prendere dallo sconforto è così facile che quasi non te ne accorgi finché non sei a largo, solo, con la riva ormai distante. Poi però penso al suo sorriso, ai suoi abbracci, a quanto è bello passeggiare tenendola per mano. E non posso fare a meno di sorridere anche io.

Monday 06 August 2007

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È tornata. E come promesso, ha portato un sacco di regalini: da notare la maglietta con la scritta If found please return to nearest pub, il portafoglio Guinness che puoi usare solo se sei abbastanza grande per bere (almeno stando all’etichetta) e Rant, l’ultimo libro di Palahniuk, in lingua originale. Tutti estremamente apprezzati. Ma il regalo più bello, è stato poterla abbracciare di nuovo.

Saturday 04 August 2007

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Un giorno. Ancora un giorno, e poi sarà di nuovo qui, tra le mie braccia. Un giorno intero, di quelli lunghi ventiquattro ore, o forse qualcuna di più – ma bisogna saper approssimare anche per difetto. Ancora un giorno e potrò smettere di trattenere il respiro. Un giorno. Non vedo l’ora.