Una mattina

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Una mattina ti guardi allo specchio
e ti vedi già adulto, cinquantenne
con la barba ben curata e i capelli brizzolati,
impiegato statale tutto sommato soddisfatto
che ha venduto culo e sogni in nome
delle piccole sicurezze di ogni giorno.
Ti vedi e sai che finirai così:
così o sotto un ponte, ubriaco di vino
da quattro soldi, un poeta barbone
che non ha i soldi per pagarsi la carta
e l’inchiostro. Piangi per il te stesso
di domani, per la sua vita di merda e per
la tua. Quando hai smesso, però, non
ti senti affatto meglio.