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Certe volte vorresti davvero cambiare. Eliminare tutto quello che non funziona, tenere solo le parti buone. Certe volte davvero ti sembra che potresti riuscirci, se solo ti impegnassi con tutto te stesso, che sarebbe giusto farlo. Poi però ti metti a pensare a quanti strati di merda dovresti eliminare, quanto a fondo dovresti scavare per riportare alla luce quel poco di buono che c’è nella tua vita. Praticamente impossibile. E se anche. Se anche ci riuscissi. Saresti ancora te stesso?

Si tratta di magia, pura e semplice magia. Non esistono regole precise, al limite delle indicazioni di massima, delle linee guida, e anche seguendo quelle i rischi ci sono sempre. Può funzionare o non funzionare, bisogna riuscire ad entrare in quest’ottica di idee, poi anche tutto il resto sembrerà più facile. La sola cosa alla quale non riuscirai mai ad abituarti è la vergogna di non averci nemmeno provato.

Ad un certo punto – non si sa bene quando né tantomeno perché – ho tolto dal mio CSS le tre righe di codice che rendono Internet Explorer contento e gli permettono di visualizzare decentemente il layout del sito. Poi me ne sono evidentemente dimenticato. Adesso dovrebbe essere tornato tutto a posto, con in più il fatto che tutte le dimesioni sono dichiarate in em anziché in pixels, con buona pace dei soliti utenti di Internet Explorer che ora possono finalmente regolare la dimensione del testo. Ovviamente l’ho fatto per motivi di accessibilità e non certo per loro, ma questo è un altro discorso. Il CSS non è ancora ottimale, ma fa il suo lavoro. Quando avrò tempo e voglia ci metterò mano.

Dal momento che mi è stato chiesto – per il bene dell’intera comunità di Internet – di scrivere un nuovo post… Beh, ecco fatto. Immagino adesso la vostra vita sia migliore.

You’ve crossed the finish line
Won the race, but lost your mind
Was it worth it, after all?